Retail
Quali scenari per il Luxury Retail grazie ad Agentic AI?
Pubblicato il 19 Marzo 2025
Modificato il 18 Marzo 2025

Si tratta di un tipo di intelligenza artificiale che può agire in modo totalmente indipendente, per raggiungere obiettivi specifici. A differenza dei sistemi di AI tradizionali, è in grado di apprendere dai dati, adattarsi e prendere decisioni in modo autonomo senza la necessità di un input umano costante.
Pur non fornendo risultati necessariamente perfetti, lavora costantemente per avvicinarsi alla perfezione e, come sottolinea l’ultimo report di Cegid sul retail di lusso, il settore dimostra di abbracciare pienamente l’AI e le sue declinazioni. È facile capire perché: usata in modo intelligente e consapevole, l’AI può aiutare i marchi di fascia alta a ottimizzare le operazioni, incrementare la produttività e aumentare la creatività.
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ScopriTrasformare le operazioni e l’esperienza del cliente
L’intelligenza artificiale è in grado di gestire qualsiasi aspetto, dalla gestione dell’inventario, all’analisi di enormi insiemi di dati, dall’individuazione di modelli alla risposta in tempo reale, rendendola ideale per il mondo frenetico della moda di alta gamma, ma rappresenta anche una vera manna per quanto riguarda la personalizzazione dell’esperienza cliente: secondo un rapporto di McKinsey, la personalizzazione guidata dall’AI può aumentare i tassi di conversione delle vendite fino al 40%, rendendola uno strumento potente per i marchi di fascia alta alla ricerca della massimizzazione dei ricavi. Può completare in pochi secondi attività amministrative che richiedono di norma molto tempo, liberando spazio per i sales assistant e tutte le figure coinvolte nelle operations, che potranno concentrarsi su altri progetti.
Una ricerca di BCG dimostra che le previsioni basate sull’intelligenza artificiale possono ridurre gli errori di inventario fino al 50%, tagliando i costi e aumentando la redditività. Burberry ha già integrato questo tipo di apprendimento automatico nella sua supply chain per monitorare i propri livelli di inventario. Quando il software rileva articoli a bassa vendita, è in grado di apportare rapidamente modifiche alla distribuzione globale. Anche Gucci ha iniziato a utilizzare agenti di intelligenza artificiale per analizzare i dati di vendita e prevedere le fluttuazioni della domanda, assicurandosi di stoccare i prodotti giusti nei mercati giusti.
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella supply chain e nella gestione dell’inventario è vantaggioso anche per il pianeta, in quanto riduce l’eccesso di scorte e gli sprechi. Con una produzione di circa 92 milioni di tonnellate di rifiuti ogni anno da parte dell’industria della moda, è stato dimostrato che la gestione dell’inventario guidata dall’intelligenza artificiale riduce le scorte in eccesso del 50%, rendendola uno strumento cruciale per i brand che vogliono migliorare le proprie credenziali di sostenibilità.
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Superare le sfide e abbracciare il futuro
L’intelligenza artificiale sta plasmando in modo positivo anche la creatività nel settore del lusso: Piattaforme generative di AI come Stable Diffusion e Midjourney sono sempre più utilizzate dagli stilisti; la collaborazione Moncler x Lucy Li dello scorso ottobre ha visto l’artista cinese collaborare con il produttore italiano di giacche da sci per trasformare i suoi abiti disegnati dall’AI in capi reali e pronti per l’uso. I responsabili delle previsioni di moda utilizzano regolarmente set di dati in tempo reale, ricavati dalle vendite nei negozi e dai post sui social media, per individuare modelli e prevedere le tendenze. Si tratta di un modo molto più rapido di capire cosa indosseranno le persone nelle prossime stagioni rispetto a metodi qualitativi come il monitoraggio delle sfilate e della moda di strada.
Altri utilizzi dell’Agentic AI comprendono l’analisi delle immagini per identificare i prodotti contraffatti e contrastare i truffatori. Burberry, ad esempio, utilizza l’apprendimento automatico per scansionare le immagini dei prodotti e individuare gli articoli contraffatti, aiutando a combattere un mercato del lusso contraffatto che si stima valga 4,2 trilioni di dollari a livello globale.
La capacità di prevedere il comportamento e le abitudini di acquisto dei consumatori è un’altra buona ragione per i marchi di utilizzare l’intelligenza artificiale. Se i marchi del lusso sono in grado di comprendere meglio i propri clienti e di adattare a loro prodotti e servizi su misura, ciò può contribuire a incrementare i ricavi, in un mercato che, secondo un rapporto di Statista del 2024, potrebbe già raggiungere i 500 miliardi di dollari entro il 2027.
In Cegid Pulse abbiamo una nostra serie di agenti AI generativi, utilizzati da diverse aziende per analizzare i dati dei clienti, tra cui la cronologia degli acquisti e le preferenze di taglia/colore. In questo modo, quando un cliente visita un negozio, gli assistenti possono controllare rapidamente questi dati su un cruscotto prima di offrire consigli e suggerimenti personalizzati e di interagire con il cliente.
Questo si estende anche alla traduzione delle lingue quando i clienti di altri Paesi visitano i negozi al dettaglio. Oltre a recuperare istantaneamente i propri set di dati, Cegid Pulse è in grado di rilevare la lingua parlata dagli acquirenti prima di tradurre i consigli e le raccomandazioni dell’assistente.
Come ben si intuisce, tutto ciò ha un ottimo ritorno commerciale: secondo un rapporto di Gartner, le aziende che hanno investito nell’AI per la customer experience hanno registrato un aumento del 25% nei punteggi di soddisfazione dei clienti. Eppure, un recente rapporto della società di consulenza globale Bain & Company ha rivelato che molte aziende non hanno ancora adottato questa tecnologia: il 60% delle aziende del lusso ha dichiarato che la principale barriera all’ingresso è la mancanza di competenze e di formazione in materia di AI analitica, mentre il 30% ha espresso preoccupazioni sulla sicurezza e sulla conformità per l’utilizzo di un software così avanzato. Tuttavia, Bain & Company ha anche rilevato che oltre il 60% delle aziende considera l’AI generativa come una priorità assoluta.
Conclusione
Sempre più marchi del lusso dovrebbero abbracciare l’AI per ottimizzare le proprie operazioni. Con la diffusione dell’Agentic AI nel settore della moda, destinata a diventare la norma, è evidente che i brand del lusso non possono permettersi di restare indietro in questa rivoluzione tecnologica.