Retail

Paese che vai, usanza che trovi: perché la compliance globale mette a dura prova i retailer del lusso

27 June 2019

4 min
La compliance è un aspetto prioritario per i retailer, in qualsiasi settore. Dalla protezione delle informazioni personali alla corretta gestione e rendicontazione dei dati finanziari, le aziende devono muoversi in un panorama legislativo che cambia costantemente in risposta a minacce ed esigenze sempre nuove. Mentre i vari paesi promulgano leggi ad hoc per arginare queste problematiche, i retailer devono conoscere i metodi migliori per restare al passo con le nuove normative e valutarne l’impatto sulle proprie operazioni.

I marchi del lusso, però, devono affrontare sfide particolarmente delicate quando si tratta di compliance. Oltre a rispettare normative e disposizioni di legge in ogni area in cui operano, i retailer di fascia alta devono anche conoscere i requisiti di conformità fiscale che spesso non interessano gli altri player. Questo aspetto è invece cruciale per i marchi di abbigliamento e accessori, che con la loro presenza media in 26 paesi rappresentano la rete più estesa a livello globale. Ogni paese in cui approda il retailer aggiunge un ulteriore strato di complessità.

 

La tecnologia aiuta i brand di fascia alta a gestire gli aspetti legali e rispettare i requisiti in materia di tracking, reporting e così via, ma per trovare la soluzione giusta serve una comprensione più approfondita del quadro normativo. I retailer devono chiedersi in che modo la tecnologia possa aiutarli a individuare le giuste normative fiscali, e a quel punto devono pensare a come raggiungere la compliance e migliorare la customer experience.

 

Protezione dei dati

Molte aree geografiche hanno varato leggi ad hoc sulla protezione dei dati. Dal Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell’Unione Europea al California Consumer Privacy Act (CCPA), il mondo si presenta come un patchwork di leggi sulla privacy, che costringono i brand ad adeguarsi di volta in volta nei mercati di pertinenza. E queste regole non si applicano solo alle transazioni online: anche i dati raccolti all’interno dello store devono essere gestiti conformemente alle normative. Alla luce di un panorama così complesso, non sempre i sistemi e i processi tradizionali riescono a far fronte alle nuove disposizioni legali. Una piattaforma tecnologica di alto livello aiuta i retailer del lusso e i loro addetti alle vendite a restare al passo con i mutevoli obblighi d’informazione e con le altre disposizioni sulla privacy nelle aree in cui operano.

A un mese di distanza dal termine per l’adeguamento al GDPR, una ricerca ha dimostrato che il 68% degli intervistati aveva già investito somme a sei cifre per mettersi in regola e che il 67% prevedeva di spendere un’ulteriore somma a sei cifre entro la fine del 2018.

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Pagamenti

L’emergenza dei portafogli digitali e l’uso sempre più diffuso dei dispositivi mobili come strumento di pagamento sono due dei fattori che spingono i retailer a cercare sistemi in grado di elaborare in modo sicuro diversi metodi di pagamento, rispettando al tempo stesso gli standard Payment Card Industry (PCI) e altre normative vigenti nelle varie aree geografiche. La questione diventa particolarmente pregnante per le imprese del lusso, perché gli acquirenti più facoltosi spesso viaggiano dappertutto, visitando le boutique dei propri marchi preferiti in numerose aree geografiche. Oltre alle classiche transazioni con carta di credito per i singoli acquisti, talvolta i clienti che comprano beni di lusso preferiscono optare per fatture mensili e altri metodi di pagamento non convenzionali. I retailer devono disporre di tecnologie (al di là di un semplice sistema POS) che li aiutino a gestire le complesse questioni di compliance che ruotano attorno all’elaborazione di ogni tipo di pagamento.

 

Calcolo delle imposte all’insegna dell’accuratezza

Al momento della vendita, che sia in negozio o online, i sistemi su cui si basano i processi dei brand del lusso devono riuscire a individuare il luogo in cui avviene l’acquisto e quello in cui i prodotti verranno consegnati al cliente. Può darsi che i clienti vogliano uscire dal negozio con gli acquisti in mano, ma c’è anche chi preferisce farseli recapitare presso la propria abitazione, o una casa di villeggiatura in un altro continente, o un hotel, o qualsiasi altra meta. In alcuni paesi – soprattutto dove le giurisdizioni fiscali si sovrappongono e occorre applicare diverse aliquote per un singolo acquisto – il calcolo delle imposte può essere una vera e propria sfida. Per verificare l’accuratezza delle tasse addebitate ai clienti serve una soluzione tecnologica di livello superiore, in grado di aggiornare costantemente i dati sulle aliquote fiscali.

 

Rendicontazione fiscale

Una volta, il padre fondatore degli Stati Uniti Benjamin Franklin scrisse: “In questo mondo non vi è nulla di certo, tranne la morte e le tasse”. Se è vero che le tasse incidono su tutti i marchi del lusso, calcolarle in modo accurato non è che l’inizio. Oggi diversi paesi impongono di documentare e rendicontare le tasse applicate agli acquisti utilizzando dati e configurazioni estremamente specifici. Spagna e Brasile, per esempio, hanno già implementato normative per il rendiconto dell’IVA in tempo reale. L’Italia ha invece introdotto una propria legge sulla fatturazione elettronica. Queste disposizioni fiscali puntano principalmente a contrastare il riciclaggio di denaro sporco, l’evasione fiscale e attività analoghe.

 

Le aziende che vendono merci di prezzo medio raramente hanno a che fare con questo tipo di normative, ma i brand specializzati in acquisti di grossa entità (anche nel caso in cui pochi prodotti diano un totale elevato) devono essere pronti a rispettare le leggi per ogni singola transazione e a collaborare con le autorità locali per fornire qualsiasi informazione necessaria, in un contesto di reporting proattivo o su richiesta laddove una transazione o il conto di un cliente siano oggetto di indagine. La tecnologia è ormai imprescindibile per adempiere le leggi sulla conformità fiscale, nonché per presentare tutte le informazioni necessarie nei formati previsti.

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