Retail

Le Chiavi per una Strategia di Internazionalizzazione di Successo

10 Luglio 2015

2 min

Molti retailer hanno deciso di intraprendere la strada dell’internazionalizzazione sia a livello di prodotto che di brand, una decisione che deve esser però frutto di un piano ben preciso e non casuale. Contesto economico, new openings, vincoli legali e fiscali, differenze culturali, commerciali e logistiche sono solo alcuni degli aspetti da tenere in considerazione, adattando la propria struttura IT.

Il tutto si riassume in alcuni punti chiave che devono essere attentamente presi in considerazione:

 

1. Studiare il mercato

 

Un’espansione internazionale di successo dipende innanzitutto dalla capacità del retailer di identificare il potenziale economico del paese.
Oltre a ciò, per comprendere a pieno la situazione locale, i retailer devono anche analizzare la concorrenza, le abitudini dei consumatori, oltre al contesto legale e finanziario che rappresenta un fattore significativo nell’espansione aziendale.

 

2. Considerare il contesto legale e normativo

 

I governi di tutto il mondo stanno sempre più ponendo vincoli con il fine di controllare le transazioni commerciali, migliorare la tassazione e ridurre il riciclo di denaro. Si tratta di un trend sia europeo che presente nei mercati in via di sviluppo. Per citare solo alcuni esempi: in Portogallo non si può aprire un negozio senza che il software di gestione sia stato approvato dal governo, in Argentina è obbligatorio indicare su ogni scontrino la presenza di un eventuale credito, senza considerare che ogni paese sta rendendo ancora più vincolanti le leggi sulla privacy, soprattutto per ciò che concerne l’online.

 

3. Non sottovalutare le differenze culturali e logistiche

 

Inutile dire che un’espansione internazionale di successo non può non tener conto delle caratteristiche culturali e logistiche di ogni paese: i retailer devono così esser i grado di utilizzare le best practice locali come guida prima di prendere qualsiasi tipo di decisione (aspetti linguistici, social network, abitudini d’acquisto…)

 

4. Pensare globale, agire locale

 

Quando si affronta un progetto internazionale complesso, i retailer devono adempiere a regole locali ma allo stesso tempo l’approccio deve esser univoco. In altri termini devono identificare iniziative comuni che vanno oltre le differenze locali, ovvero la base per poter esportare un processo di internazionalizzazione unico.

 

Assicurare il trasferimento delle competenze

 

Per formare team locali, sia commerciali che gestionali, i retailer devono possedere una visione molto chiara del ventaglio di competenze necessarie per poter fare business, cercando di comprendere al meglio i processi di recruitment locali senza sottovalutare le sfide linguistiche.

 

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