Retail

Fashion retail: come espandere il tuo business in tutto il mondo

20 Ottobre 2022

6 min
L’attuale contesto internazionale e lo scenario post pandemia spingono le aziende a ripensare le proprie strategie e il proprio posizionamento competitivo. L’internazionalizzazione è vista dunque come una strada da percorrere per la crescita aziendale e una possibile strategia di diversificazione dei rischi insiti nei mercati. Grazie a software di gestione sempre più avanzati i retailer possono mirare a una crescita globale e sviluppare nuovi canali di vendita sia all’interno dei mercati locali che fuori dai confini nazionali.

Il mercato post-pandemia, se da un lato ha visto rallentare le prospettive di internazionalizzazione per i retailer operanti nel mondo del fashion, dall’altro ha conosciuto una forte accelerazione dei servizi digitali. Questo significa per le aziende poter pianificare in modo più efficace la diffusione nei mercati esteri di riferimento. Avere la possibilità di vendere i propri prodotti a segmenti di pubblico nuovi offre diversi vantaggi che vanno dall’incremento delle vendite al rafforzamento della brand awareness. Inoltre, questa possibilità si rivela una strategia vincente nei momenti di crisi in quanto se le vendite dovessero subire un calo in un determinato Paese, si possono concentrare le proprie risorse in aree geografiche che in quel momento sono ancora in crescita. Pur rappresentando una notevole opportunità per i retailer, la strada che porta all’internazionalizzazione non è priva di difficoltà e prevede lungo il cammino tutta una serie di aspetti da ponderare attentamente. Localizzazione del brand, differenze culturali, commerciali e logistiche, rispetto di leggi e normative locali, adempimenti fiscali, retribuzioni e privacy sono solo alcuni dei fattori da tenere in considerazione. Tuttavia, grazie alla tecnologia i retailer oggi sono in grado di definire una strategia di crescita mirata e basata sui dati, così da poter cogliere tutte le opportunità offerte dai diversi mercati e gestire al meglio le peculiarità di ognuno.

Come entrare in un nuovo mercato

Prima di entrare in un nuovo mercato il primo passo da compiere è sicuramente quello di effettuare un’analisi specifica del Paese e della sua economia, per poi decidere quali strategie attuare e quali modalità di ingresso adottare per minimizzare i rischi e ottimizzare l’investimento. Vediamo quali sono gli approcci più utili per entrare efficacemente in nuovi mercati globali.

1.Individuare il Paese giusto

Sono molteplici i fattori che pesano sulla decisione di entrare o meno in un dato Paese o area geografica: la facilità di accesso al mercato in questione, il reddito dei consumatori, così come il contesto sociale, legale e finanziario. Quando si varcano i confini nazionali, uno degli errori più frequenti è quello di pensare che il mercato di riferimento funzioni in maniera analoga a quello di provenienza. Se questo può essere vero per quanto riguarda macrotendenze come l’uso di dispositivi mobili, social media e retail omnicanale, non è detto però che queste si concretizzino allo stesso modo. Infatti, ogni Paese è differente e ha il proprio contesto socio culturale, economico, politico, normativo e ambientale; non tenerne conto rappresenterebbe un grosso errore.

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2. Pianificare e analizzare

Una volta individuato il mercato di riferimento è necessario verificare che tanto il brand quanto la sua offerta di prodotti siano adeguati per il Paese di riferimento. In questa fase si rivela particolarmente utile:

  • Segmentare il mercato, identificando i clienti tipo e raggruppandoli in base ad aspetti come valori, credenze, stile di vita e reddito;
  • Analizzare gli scostamenti, per stabilire se nel mercato di riferimento la domanda è sufficientemente elevata;
  • Allineare i prodotti, per far sì che il brand e i suoi prodotti siano percepiti nel modo giusto in base alla cultura e alla sensibilità di quel mercato;
  • Effettuare un’analisi SWOT, perché conoscendo i punti di forza, debolezza, opportunità e minacce è possibile avere un quadro migliore delle vendite effettive e delle entrate potenziali del mercato che si sta prendendo in considerazione.

Grazie ai dati prendere qualsiasi decisione sarà più semplice e verrà minimizzato il rischio d’errore.

3. Rispettare il contesto legale e normativo

Ogni Paese ha le sue leggi e normative che vanno rispettate e possono riguardare diversi aspetti. Ad esempio in Portogallo le fatture e i documenti fiscali rilevanti dovranno includere il codice a barre bidimensionale (QR code), senza considerare che ogni Paese sta rendendo ancora più stringenti le leggi in materia di privacy, soprattutto per quanto riguarda le attività online. I retailer devono quindi conoscere le differenze che intercorrono tra i diversi Paesi in materia di pagamenti, privacy, sicurezza, disposizioni antifrode e altri ambiti per la protezione dei consumatori, oltre che sapere quali sono i diversi metodi disponibili per garantire e documentare la compliance.

4. Organizzare la logistica internazionale

Una logistica ottimizzata ed efficiente è fondamentale per poter offrire ai propri clienti un’esperienza d’acquisto soddisfacente, ridurre i costi, proporre prezzi competitivi e aumentare sia le vendite sia la sostenibilità del brand. Stabilire una partnership con fornitori di servizi di logistica e compagnie di spedizione permette di trarre vantaggio dai loro servizi per l’evasione degli ordini, la gestione delle commissioni di importazione o degli adempimenti doganali, oltre a poter offrire spedizioni più rapide. Poter integrare le logiche della distribuzione omnichannel anche a livello internazionale, grazie a soluzioni tecnologiche adeguate, offre ai retailer la possibilità di gestire in modo coordinato e connesso ogni punto di contatto con i clienti. Così è possibile garantire un’esperienza di shopping piacevole a prescindere dal canale di vendita utilizzato che potrebbe interessare:

  • Logistica e magazzino
  • Store fisico e online
  • Social network
  • Click & collect

Inoltre, gestire al meglio la logistica significa poter ridurre i costi legati ai trasporti, ma anche migliorare la sostenibilità del brandImplementare soluzioni digitali avanzate diventa quindi indispensabile per migliorare la gestione del magazzino, il trasporto verso i punti vendita e l’ultimo miglio. Ma la tecnologia si rivela particolarmente utile anche per ottimizzare il servizio di click and collect, grazie al quale il cliente può comprare un prodotto online e ritirarlo in negozio senza necessità di attendere la consegna da parte del corriere. In questo modo è possibile ridurre le emissioni di CO2 offrendo al contempo un servizio efficiente, veloce e più sostenibile a livello ambientale in ogni Paese ci si trovi ad adoperare.

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5. Offrire metodi di pagamento adeguati

I consumatori scelgono metodi di pagamento preferiti che possono variare da Paese a Paese e che vanno previsti sia all’interno dello store fisico sia di quello online. L’uso sempre più diffuso dei dispositivi mobili come strumento di pagamento, così come le modalità buy now, pay later o l’utilizzo crescente di voucher sono solo alcuni degli elementi che dovrebbero spingere i retailer a cercare soluzioni tecnologiche in grado di agevolare il pagamento, qualsiasi esso sia. Queste ultime devono essere in grado di elaborare in modo sicuro i diversi modi di pagamento, rispettando al tempo stesso gli standard Payment Card Industry (PCI) e le altre normative vigenti nei diversi Paesi. Inoltre, i clienti che acquistano beni di lusso potrebbero optare per l’invio di fatture mensili e altri metodi di pagamento non convenzionali, questo significa che i retailer devono poter contare su tecnologie utili a gestire le complesse questioni di compliance inerenti le diverse tipologie di pagamento.Spostandosi online la questione non è molto diversa: i clienti tendono ad abbandonare il carrello degli acquisti molto facilmente se non vedono un metodo di pagamento con cui hanno familiarità.

La tecnologia a supporto dell’internazionalizzazione

La strada che porta all’espansione globale è sicuramente ricca di sfide, ma queste possono essere affrontate in modo più semplice e consapevole con il giusto supportoCegid mette a disposizione dei propri clienti soluzioni software efficaci e innovative per supportare le aziende durante il processo di internazionalizzazione. La piattaforma Yourcegid Retail è in grado di gestire le specifiche leggi locali e le condizioni di fiscalità di ogni Paese, comprese quelle particolarmente complesse di Brasile, Portogallo, Svezia e Grecia, supportando i brand in ogni step del processo di crescitaIl team internazionale dedicato messo a disposizione dei retailer può risolvere questioni più annose relative alla gestione della legislazione specifica di ogni Paese tenendo conto delle regolazioni culturali, sociali ed economiche. Un software adeguato in ambito internazionale può fare la differenza connettendo ogni punto di contatto e area del business, tracciando i comportamenti dei singoli clienti, delle loro interazioni con il brand, dell’analisi dei dati e dello storico degli acquisti. L’utilizzo della stessa piattaforma in tutti i mercati in cui il brand opera permette di gestire le diverse operazioni in modo efficiente e in tempo reale, indipendentemente dal Paese. Così facendo i clienti potranno vivere un’esperienza d’acquisto su misura, coerente e perfettamente integrata a prescindere dal Paese e dal canale di vendita utilizzato. In definitiva, attraverso software come Yourcegid Retail i brand possono cogliere le opportunità offerte da nuovi mercati e ripensare il proprio modello di business in un’ottica sempre più omnichannel e internazionale.

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