Retail

Quando il digitale infonde nuova vita ai negozi grazie all’endless aisle

4 May 2020

3 min
Tutti gli indicatori del mercato europeo dell'outdoor sono in crescita. Per tenere il passo con questa espansione, tuttavia, gli operatori devono sottoporsi a una trasformazione digitale in ottica omnichannel e soddisfare i nuovi requisiti di CSR. Quali sono dunque le sfide che il mercato Outdoor deve affrontare?

Diversi retailer stanno ridimensionando e modificando la natura dei propri punti vendita, e la cosa è sotto gli occhi di tutti già da tempo. L’anno scorso, ad esempio, l’azienda svedese di arredamento IKEA ha aperto i suoi primi negozi in formato ridotto nel centro di New York e Parigi. Così, invece di vagare in enormi spazi da 40.000 metri quadri in periferia, oggi i consumatori che vivono in città possono avere un assaggio dell’assortimento e accedere a un intero catalogo grazie a terminali digitali e membri dello staff armati di palmari, oltre a toccare con mano una selezione di circa 1.500 prodotti tra cui soprattutto oggetti decorativi e utensili da cucina. Anziché trascinarsi in giro pesanti librerie, i clienti possono richiedere la consegna degli articoli direttamente a casa, presso un punto di ritiro a propria scelta o un altro negozio IKEA.

Con questi nuovi negozi a misura di città, i retailer possono risparmiare denaro e introdurre nuove esperienze nella propria offerta

Cédric Ducrocq

Presidente di Diamart Consulting

Questo impiego delle tecnologie digitali per offrire nuove esperienze e non perdere nemmeno una vendita sta diventando in breve tempo un fenomeno globale. In Cina, Intersport ha aperto un megastore a Pechino in collaborazione con il gigante dell’e-commerce Alibaba. Una parete digitale mostra un’intera gamma di scarpe sportive in 3D, affinché i clienti possano vederle da ogni angolazione, confrontarle e richiederne la prova. Se il prodotto o il numero desiderato non è disponibile, si può optare per la consegna a casa o presso un altro punto vendita.

Per organizzarsi e reagire positivamente alle esigenze di un cliente – anche se un prodotto non è disponibile in negozio – servono informazioni unificate sulle scorte, con aggiornamenti in tempo reale. Il cloud è ideale per condividere le informazioni con chiunque nel mondo.

Gli addetti alle vendite devono essere dotati di strumenti idonei per accedere ai cataloghi e sapere quali prodotti sono disponibili e come ordinarli. Tutto questo può essere fatto in cassa, tramite un tablet, ma anche in un’apposita postazione.

Il segreto per implementare un ottimo servizio di endless agile sta nel valutare attentamente le aspettative dei consumatori e capire come vendere in maniera più efficace grazie a un approccio omnicanale.

Tania Oakey

Marketing Director di Cegid Retail

Un altro aspetto importante è il fattore umano: lo staff di vendita deve approfittare dei vantaggi offerti da questo tipo di strumenti, evitando però che interferiscano con le vendite fisiche o online. Ciò significa ridefinire gli obiettivi delle vendite in negozio ed esaminare più da vicino il bacino d’utenza, senza più limitare le vendite allo stock specifico di un negozio. Ovviamente la formazione dello staff è essenziale per sfruttare al meglio le tecnologie e le best practice che permettono di vendere articoli aggiuntivi non presenti fisicamente in negozio, imprimendo di conseguenza un’impennata alle vendite.

L’ultimo punto chiave da tenere a mente è una perfetta organizzazione logistica: solo così si possono evitare problemi o ritardi che causerebbero il disappunto dei clienti.

Per saperne di più sui nuovi servizi omnicanale per i negozi, tra cui le soluzioni endless aisle, consulta il nostro approfondimento.

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