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Dark store e micro fulfillment center, vantaggi e sfide di un nuovo last mile

14 Novembre 2023

Dark store e micro fulfillment center, vantaggi e sfide di un nuovo last mile
4 min
Dark store e micro fulfillment center sono mini hub logistici ad alta efficienza, collocati strategicamente all’interno o nei pressi dei centri urbani, con l’obiettivo di facilitare l’evasione degli ordini e-commerce in tempi molto brevi.

Secondo una recente ricerca di McKinsey, a causa dell’aumento dei costi di consegna dell’ultimo miglio, i costi logistici complessivi per gli e-commerce potrebbero presto crescere fino a rappresentare il 15-25% dei ricavi. All’interno di questa percentuale, i costi di picking rappresentano il 5-7%, a cui va aggiunto il peso del last mile delivery, che può arrivare fino a un terzo della somma.

Dark store e micro fulfillment center (MFC) rappresentano l’arma segreta degli e-commerce per mantenere sotto controllo questi costi e al contempo soddisfare le esigenze dei clienti per una fast-delivery senza intoppi. Secondo un’indagine di Research and Markets i dark store e micro fulfillment center passeranno da circa 250 nel 2020 a 6600 nel 2030, un aumento che riguarderà dapprima gli USA, poi l’Europa e il mercato asiatico. Interact Analysis invece stima una crescita che toccherà i 7300 MFC entro il 2030.

 

Dark store e micro fulfillment center non sono la stessa cosa

Il 41% dei consumatori, a livello globale, si aspetta una consegna nell’arco delle 24 ore, mentre il 24% vorrebbe ricevere i propri ordini in meno di due ore. Rispondere a queste esigenze è l’obiettivo primario di dark store e MFC.

Anche se possono sembrare molto simili, le due soluzioni sono, in realtà, complementari.

Un MFC è un magazzino che ha dimensioni ridotte rispetto a un Centro di Distribuzione (CD) tradizionale e dispone delle più recenti tecnologie per automatizzare lo smistamento e la preparazione degli ordini, dai sistemi AS/RS ai robot, passando per i software basati sull’intelligenza artificiale. Si tratta di dotazioni necessarie, perché oggi la velocità e le complessità di realizzazione delle operazioni di evasione ordini si avvicinano ai limiti delle capacità umane.

I dark store sono, spesso, negozi fisici chiusi al pubblico. Di solito mantengono l’organizzazione in corsie. Agevolano il fast delivery grazie all’assortimento del 100% degli ordini e alla vicinanza al cliente finale e possono essere dotati o meno di tecnologie di automazione. I pacchi vengono preparati in pochi minuti e affidati a dei rider.

In alcuni casi i punti vendita o parte di essi si trasformano da negozi aperti al pubblico in dark store, una tendenza che interessa molti marchi del fashion retail, come Macy’s o El Corte Inglès, H&M e Zara.

 

I principali vantaggi di dark store e micro-fulfillment center

 

L’uso di Dark store e MFC nella supply chain porta alcuni vantaggi significativi:

  • facilità nella preparazione dell’ordine, perché a parità di tecnologie impiegate, un’area più piccola di stoccaggio riduce i tempi di picking e gli errori;
  • possibilità di garantire consegne veloci, anche in giornata o in poche ore, migliorando la qualità della consegna;
  • costi minori e un minore impatto sull’ambiente, perché le merci percorrono un tragitto inferiore;
  • una visione più precisa sui dati di vendita e sulle preferenze dei clienti nelle diverse località geografiche;
  • investimenti iniziali inferiori rispetto ai costi necessari per l’apertura di un grande centro di distribuzione automatizzato.

 

Le sfide per chi sceglie questo nuovo modello di distribuzione

La pressione legata ai problemi del last mile delivery è alta in tutta Europa e secondo Scandit si concentra soprattutto su costi (per il 50% degli intervistati), inefficienze (55%) e necessità di mantenersi competitivi attraverso l’offerta di nuovi servizi (45%). Dark store e micro fulfillment center possono rappresentare una soluzione ma ci sono delle sfide da affrontare per la loro implementazione. Ad esempio l’aumento del traffico cittadino che preoccupa l’opinione pubblica.

Tra i problemi legati invece alla supply chain ci sono la capacità di stoccaggio limitata e la presenza in store/magazzino di poche unità per referenza. Ciò comporta maggiori difficoltà nell’ottimizzazione degli spazi. Infine, se il numero di ordini cresce all’improvviso in maniera significativa, dark store e MFC non sono in grado di far fronte tempestivamente alla domanda.

Vincere la partita di un last mile delivery efficace, efficiente e in linea con le aspettative del cliente non è facile. Dark store e micro fulfillment center però possono aiutare concretamente a migliorare l’esperienza online dei clienti e creare un’interessante sinergia tra i canali web e quelli fisici, supportando la brand awareness.

La chiave per il successo nasce comunque dall’ascolto delle esigenze dei consumatori. Cegid è sempre attenta alle ultime novità del mondo retail e conosce da vicino gli strumenti e le tecnologie che possono aiutare i propri clienti a rimanere competitivi e sviluppare gli store del futuro. Interact Analysis invece stima una crescita che toccherà i 7300 MFC una tendenza che interessa molti marchi del fashion retai.

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