Retail

Perché il cloud computing è l’opzione irrinunciabile per il settore retail

22 September 2022

4 min
Come fortemente sottolineato dal nostro gruppo di esperti alla conferenza mondiale Cegid Connections Retail 2022, il cloud computing è un’opzione irrinunciabile per i retailer che competono in un mercato in continuo divenire. Sud Express, la catena dedicata all’abbigliamento femminile con oltre 150 negozi fisici e operazioni digitali in crescita, punta sulla raccolta e sull’integrazione dei dati per essere rilevante in un mercato complesso come quello del retail e per prevedere cosa accadrà in futuro.

Durante l’evento globale Cegid Connections Retail 2022, dedicato ai clienti Cegid, il nostro gruppo di esperti ha sottolineato come il cloud computing non sia più una scelta opinabile per i retailer che oggi si trovano a competere in uno scenario profondamente cambiato e in costante evoluzione.

I manager del brand di abbigliamento femminile Sud Express sono consapevoli che la capacità di performare in un mercato difficile dipende dai dati e dalla capacità di trarne vantaggio. Pertanto le informazioni devono essere utilizzate per prendere decisioni rapide ed efficaci e per compiere analisi predittive individuando anticipatamente bisogni e desideri dei clienti ed eventuali trend di settore.

I software retail cloud rispondono perfettamente a questa esigenza, unendo alla flessibilità una rete di contenuti e servizi per soddisfare le esigenze globali e locali, grazie al supporto dell’intelligenza artificiale e del machine learning per monitorare costantemente la situazione in qualsiasi scenario, permettendo così ai retailer di agire con estrema prontezza e puntualità.

 

Il cloud computing guida l’innovazione nel settore del retail

È quindi il cloud a guidare l’innovazione nel settore retail. Questo include operazioni su larga scala, come la lettura della domanda a livello globale per prendere decisioni più rapide in merito, ad esempio, a ordini e rifornimenti, oppure per monitorare in tempo reale il flusso dei clienti nel negozio fisico e gestire le loro richieste con maggiore efficacia.

Inoltre, comprendere come si muovono i potenziali acquirenti all’interno del punto vendita, acquisendo dati sui flussi in tempo reale, è estremamente utile per apportare modifiche funzionali all’allestimento, posizionando la merce nei luoghi più adatti.

Il cloud computing e il settore retail sembrano quindi essere un’accoppiata perfetta, se si tiene conto delle capacità del primo e delle esigenze del secondo.

Il punto cruciale è la necessità di una crescente agilità nella gestione delle operazioni e, non a caso, Sud Express afferma di averne bisogno per prendere decisioni più veloci riguardo all’apertura di ulteriori negozi, all’ampliamento dello staff e all’espansione in nuovi territori.

Svolgere tutte queste attività nel modo più sicuro resta una delle principali preoccupazioni fra i retailer. Gli aspetti che richiedono particolare attenzione per quanto riguarda la tutela dei sistemi e dei dati sensibili in essi memorizzati, sono due: la più alta vulnerabilità dei software agli attacchi esterni – problema che si è notevolmente aggravato negli ultimi anni – e i limiti che si presentano nell’affidare allo staff la risoluzione del problema legato alla sicurezza.

Microsoft indica che la sicurezza è un punto di forza del cloud e, dato che la maggior parte dei problemi relativi a tale area sono imputabili all’errore umano, ha sviluppato un sistema a due fattori. Quest’ultimo consiste in un livello di protezione aggiuntivo rispetto a quello basato su nome utente e password ed è utilizzato per garantire l’inviolabilità degli account online.

Nonostante i dati e le case history sostengano inequivocabilmente i benefici del passaggio al cloud, alcuni retailer si dichiarano ancora ostili o scettici, a causa della resistenza al cambiamento che è congenita in moltissime persone – sebbene il cloud abbia dato un’ennesima prova di valore durante gli scioperi precedenti il primo lockdown.

In tale occasione, infatti, è stato dimostrato come l’integrazione di molteplici dispositivi utilizzati dallo staff per il telelavoro potesse essere realizzata in tempi brevi. Fortunatamente l’atteggiamento di scetticismo è durato poco, perché lo staff ha potuto toccare con mano quanto il cloud fornisse loro maggiore flessibilità e funzionalità più estese.

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Il cloud computing apre la strada alla prossima generazione di retailer

I cloud provider indicano che una maggiore flessibilità consente di supportare i modelli ibridi, più recenti, adottati dal settore retail e basati su una maggiore integrazione del digitale con la realtà fisica. La continuità tra fisico e digitale è infatti essenziale per una migliore customer experience e una più elevata redditività, grazie a una gestione ottimale del business sia online che offline.

Cegid, costruendo applicazioni che creeranno una nuova catena del valore grazie al cloud, si è guadagnata la fiducia dei clienti. A conferma della necessità di sistemi di cloud computing, ancora una volta, il marchio Sud Express ribadisce che la maggioranza delle nuove app di cui si doterà per far funzionare le proprie attività nella nuova catena del valore sono cloud-based.

Inoltre, il gruppo di esperti Cegid è concorde nell’affermare che il cloud computing stia aprendo la strada alla prossima generazione di retailer, fornendo al contempo ai professionisti del settore gli strumenti per eccellere.

L’intervento di chiusura della conferenza Cegid Retail Connections 2022 è disponibile qui:

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